INFARTO MIOCARDICO E RICOSTRUZIONE CORONARICA MILANO
Le coronarie, le arterie che nutrono il muscolo del nostro cuore, hanno un diametro più piccolo di un cavetto caricabatterie per lo smartphone, da 1 a 3 millimetri, e quando il flusso di sangue che trasportano viene interrotto, come una batteria, il nostro cuore perde carica e fa fatica a funzionare. Fumo, ipertensione, diabete, colesterolo e trigliceridi alti, già principali fattori di rischio per tutte le patologie cardiovascolari, insieme a fenomeni infiammatori, possono danneggiarne le pareti coronariche creando placche che ostruiscono la circolazione. Spesso si ricorre all’inserimento di uno o più stents coronarici, cioè delle piccole reti metalliche tubulari che vanno a riaprire le coronarie ristrette (ANGIOPLASTICA CORONARICA). Una parte di pazienti soprattutto multivasali , diabetici o con lesioni complesse vanno incontro ad intervento cardiochirurgo cioè un “BY PASS CORONARICO “(BAC). Esiste quindi una parte di pazienti che hanno subito nel tempo multipli impianti di stents e bypass che vengono definiti “end stage” o non rivascolarizzabili e gestiti solo con la TERAPIA MEDICA. In questi pazienti particolari ma non per questo trascurabili è stata messa a punto una tecnica cardiochirurgica di grande rilievo.
RICOSTRUZIONE CORONARICA MILANO
Abbiamo chiesto di spiegarci questa tecnica al dott. Fabio Fincati, cardiochirurgo, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Coronarica Ricostruttiva di Humanitas Gavazzeni, tra i pochi specialisti al mondo che hanno sviluppato questa tecnica e con cui lo studiocardiologicomilano ha iniziato una collaborazione molto soddisfacente. -“Oggi è possibile ripulire le coronarie dalle ostruzioni e dai numerosi stents molto spesso già inseriti durante le angioplastiche, e ridare loro piena funzionalità senza più inserire materiali estranei nel cuore del paziente. I vantaggi di questo tipo di intervento sono parecchi: l’angina sparisce e non si ha più la sensazione di dolore o di oppressione sul petto; la funzione ventricolare migliora; la malattia non progredisce e, soprattutto, l’intervento può essere risolutivo”.
COME SI ESEGUE
“Ogni ricostruzione coronarica Milano prevede centinaia di micro-punti di sutura confezionati in modo preciso per rendere il risultato più naturale possibile”.
L’intervento consiste nel liberare tutta la coronaria ripulendola da tutto ciò che la ostruisce, come le placche aterosclerotiche e calcifiche, spesso anche gli stents se si tratta di un paziente già operato. Si recuperano così tutti i rami collaterali delle coronarie (diagonali, settali e marginali), una circolazione che spesso viene persa dopo l’inserimento di numerosi stents durante le procedure di angioplastica. Questi rami collaterali rivascolarizzati possono riprendere calibro e ridare vita ai tessuti e al muscolo cardiaco. Infine, il tetto della coronaria viene ricreato con tratti di arterie mammarie del paziente stesso e alcuni by-pass sempre confezionati utilizzando le arterie mammarie completano l’operazione. I controlli angiografici ed OTC coronarici dimostrano ottimi fenomeni di rimodellamento vascolare con un miglioramento della funzione di pompa cardiaca. I pazienti che non sono più trattabili efficacemente con procedure di angioplastica coronarica o quelli affetti da una patologia coronarica calcifica molto diffusa, possono così avere un’opportunità di cura diversa e tornare a una vita normale”.Per la complessità di questi casi, oltre alla performance chirurgica, è necessario poter contare su specifica organizzazione e attrezzature presenti e che non tutte le strutture garantiscono. Sono particolarmente orgoglioliosa di poter vantare una collaborazione tra lo studiodiologicomilano e il prof Fincati , che mi ha permesso di trattare pazienti spesso
rifiutati o ritenuti senza alcuna possibilità di terapia. Infatti la ricostruzione coronarica è un tecnica complessa ed eseguita in pochi centri al mondo che necessità di un accurata valutazione dei pazienti che è ciò che viene eseguito
presso lo STUDIOCARDIOLOGICOMILANO